PIERO RAGONE è filosofo, ricercatore, scrittore, studioso di religioni e di esoterismo. Il suo campo d’indagine è tutto ciò che la scienza non è in grado di spiegare. Laureato in Filosofia nel 2001, consegue due master e nel 2017 riceve la laurea honoris causa in Scienze Esoteriche. Autore di numerosi testi di successo, è ospite di convegni nazionali ed internazionali e il suo nome è accostato ai maggiori interpreti della ricerca italiana e mondiale.

giovedì 19 dicembre 2019

IL VERO SIGNIFICATO del PREGARE

Il presupposto errato della preghiera tradizionalmente intesa è che Dio ha un suo progetto e io, insistendo con la preghiera, prima o poi gli faccio cambiare idea, oppure riesco ad avere la sua attenzione che probabilmente prima non avevo.
Questo contraddice l'idea di un dio si trascendente, ma comunque onnisciente, e che quindi dovrebbe già sapere tutto: "Non fate dunque come loro, poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno prima che gliele chiediate." Matteo 6,8.
Se sa... perché dovrei pregare? 

Ma l'idea tradizionale della preghiera è questa: prega e avrai. Se non preghi, cavoli tuoi...
Tutto qui?
Viene in mente quel gesto automatico che impari ad eseguire a scuola quando la prof scorre l'elenco e non vuoi essere interrogato (ti prego ti prego ti prego :) ) perché, sfiga nera, proprio quel giorno non hai studiato. E allora preghi ... perché se preghi magari ce la fai ma se non preghi, rischi.
Divertente, ma mi fido poco ...



Dobbiamo davvero credere che sia questo il motivo per cui si prega? Affinché Dio aggiusti una situazione a me potenzialmente sfavorevole?


La preghiera è l'essenza del contatto con il divino in tutte le religioni del mondo, e anche in dottrine non strettamente religiose - che non hanno come scopo, cioè, il contatto con un dio - ad esempio il buddismo e le sue tante ramificazioni.

Qual è il suo vero, originario e utilissimo scopo? Sicuramente c'è, ma non è dire "Ehi, Dio, sono qui!"  
E' rivolta a un Dio, fin qui ci siamo ma ... E' spiegato proprio lì, qualche riga dopo la citazione che ho riportato ...
Ci tiene parecchio che noi comprendiamo, e anche bene, al punto che sottintende: se proprio dovete pregare ... si fa così. 
Così come?  :)
Un aiutino: 
«Non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero; il pane di Dio è Co­lui che discende dal cielo e dà la vita al mondo ».
Ok capo, questo mi è chiaro ma come ottengo questo pane? Pregando? 
Allora Lui prosegue, e ce lo fa capire benissimo:      « Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia e tutte queste cose (il cibo, il vestito) vi saranno date in ag­giunta» perché in fondo non dovremmo essere in ansia per «...quel che mangerete o quel che berrete, né per il vostro corpo, o di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito?»

Insomma, abbiamo capito: pregare non è chiedere ma ... :)