PIERO RAGONE è filosofo, ricercatore, scrittore, studioso di religioni e di esoterismo. Il suo campo d’indagine è tutto ciò che la scienza non è in grado di spiegare. Laureato in Filosofia nel 2001, consegue due master e nel 2017 riceve la laurea honoris causa in Scienze Esoteriche. Autore di numerosi testi di successo, è ospite di convegni nazionali ed internazionali e il suo nome è accostato ai maggiori interpreti della ricerca italiana e mondiale.

domenica 19 maggio 2019

LA SPADA E LA ROCCIA


Sono note due spade (in realtà sono tre, una si trova a Rocamadour, sul "cammino di Compostela") che, secondo la leggenda, sono state conficcate in una roccia: Excalibur, la famosa spada di re Artù, e la spada di San Galgano nell'abbazia cistercense in provincia di Siena.
La differenza che tutti sottolineano è che la spada di Artù esiste solo nella leggenda mentre quella di Galgano esiste realmente e si può ancora vedere.

Al contrario, Galgano conficcò energicamente la spada nella roccia per porre fine alla sua vita mondana, fatta di futilità e dissolutezza, e trovare la pace.
Ma c'è un'altra differenza: Artù estrasse la spada all'inizio della sua avventura per portare giustizia, con la guerra, in un'Inghilterra precipitata nell'anarchia ed esposta alle invasioni d'oltremare. Artù ha estratto la spada per portare giustizia; Galgano l'ha conficcata per fare giustizia.
Cos'è davvero giusto, IUSTUS, che in latino significa "conforme alle leggi umane e divine"?
Quale dei due atti conduce realmente alla giustizia, estrarre o deporre? Non è così semplice. Qualcuno ha detto: "Sono venuto per portare una spada" ma, specifica, per separare, non per uccidere; guardo l'arcangelo Michele e vedo che impugna una spada, ma non colpisce nessuno. Io sono cresciuto con il mito di Artù, ma Galgano ha un perché che non si può ignorare ...
Ci vediamo al Bivio, che è dove la maggior parte di noi estrae o conficca la sua personalissima spada ...


Piero Ragone