Arthur Rimbaud, Peter Pan, Jimmy Connors, sono solo tre degli innumerevoli personaggi che appaiono ne "Il Tuo Destino Ti Troverà".
Cos'hanno in comune un poeta, un personaggio delle fiabe e un tennista di qualche anno fa?
Ognuno di loro ha un problema con l'età adulta:
Rimbaud sapeva che il "diventare grande" e la necessità di guadagnarsi da vivere avrebbe inesorabilmente disfatto la sua poetica, fino a costringerlo a rinunciare, cosa che accadde, appena ventenne. Per Arthur, la poesia è solo per chi sa rimanere bambino.
Connors ha dimostrato che l'età è solo un numero, giocando le sue partite migliori a quasi 40 anni, e ritirandosi a circa 44. Non si è mai arreso all'idea di diventare adulto, per lui era importante non smettere mai di "giocare", diceva spesso.
E Peter Pan ... beh, è Peter Pan: "Sono fuggito il giorno in cui sono nato, quando ho sentito mamma e papà parlare di quello che sarei diventato da adulto."
Nell'accezione occidentale, il diventare adulti impone un sacrificio, devi rinunciare al bambino che è in te, contaminarlo o, peggio, soffocarlo.
La parola "adulto" deriva dal verbo "adulterare", che significa "contraffare, corrompere, falsificare" e implica il modificare qualcosa in peggio, snaturandone le caratteristiche.
C'è una società là fuori che ci vuole così. Adulti, con un sacrificio rituale obbligatorio per essere ammessi nello stream che conta.
Con questo libricino ho provato a dire no.
E a riprendermi la parte migliore di me stesso, senza compromessi.
Vuoi salire a bordo e scoprire come?
Ci vediamo al Bivio, Ragazzi.