PIERO RAGONE è filosofo, ricercatore, scrittore, studioso di religioni e di esoterismo. Il suo campo d’indagine è tutto ciò che la scienza non è in grado di spiegare. Laureato in Filosofia nel 2001, consegue due master e nel 2017 riceve la laurea honoris causa in Scienze Esoteriche. Autore di numerosi testi di successo, è ospite di convegni nazionali ed internazionali e il suo nome è accostato ai maggiori interpreti della ricerca italiana e mondiale.

domenica 24 novembre 2019

PUNIRE E' ...

Frank Castle è il protagonista dal cuore nero come la pece di uno dei più potenti terremoti visivi del fumetto americano, The Punisher.
Dall'idea originale si sono sviluppati decine di sentieri narrativi non sempre all'altezza, ma l'idea base è sempre la stessa, legittimazione, identificazione e definizione dei sentieri vendetta/punizione.
Poco prima della fine del film omonimo del 2004 tratto dalle pagine del marchio Marvel, il protagonista dice:
"In alcune situazioni estreme, la legge è inadeguata. Per porre rimedio alla sua inadeguatezza, è necessario agire al di fuori della legge. Per ottenere la giustizia naturale. Questa non è una vendetta. La vendetta non è un motivo valido, è una risposta emotiva. No, non vendetta... Punizione."

In Sorvegliare e Punire, Michel Focault scrive che un sistema penitenziario funzionante ha lo scopo di punire per redimere. Non si punisce solo per il gusto di farla pagare. Si punisce per consentire al condannato di capire l'errore e tornare ad una vita pulita. Almeno in teoria ...
Ma perché il nostro Castle parla di una "punizione" che va oltre la vendetta, una punizione che si affianca alla giustizia?
Perché la vendetta non recupera il condannato. E' una scelta irreversibile, lo fai secco e la partita si chiude lì. Punire invece ripristina l'equilibrio. Un individuo perso può essere recuperato.
A quanto pare, non ci si redime senza punizione. La rinascita passa attraverso le forche caudine della punizione.
Sarà vero? Vediamo.
Punire contiene la radice Pu- che significa "purificare", da cui il termine "poeni", lo stesso da cui hanno origine il verbo "punire" e ... incredibile a dirsi ... il nome "fenice".
La fenice è un animale mitologico che rinasce dalla proprie ceneri. Muore per rigenerarsi.
Lo stesso Castle diceva di sè: "Frank Castle è morto" e sentenziava Si vis pacem para bellum, "Se vuoi la pace prepara la battaglia".
Ogni forma di redenzione richiede un prezzo da pagare.
Ogni forma di pace interiore passa attraverso una battaglia interiore.
Le rinascite più "vere" passano attraverso una morte spirituale drammatica.
I trionfi più sentiti sono il frutto delle sconfitte più cocenti.
Ma chi è disposto ad affondare per poi risalire?

Ci vediamo al Bivio, Ragazzi.

ESSERE UN'ARTISTA

Il 24 settembre 1991 i Nirvana pubblicarono l'album Nevermind, un disco dal suono pulito ma dal cuore pulsante decisamente punk, evidente in alcune tracce ruvide come Territorial Pissing e in tratti riconoscibili come la formazione a tre (un gruppo rock che si rispetti ne ha minimo quattro) e le registrazioni minimali.
Dal vivo e negli studi televisivi, i NIrvana distruggevano chitarre e amplificatori senza curarsi troppo delle spese.
Appena due anni dopo, il 21 settembre 1993, Cobain &Co. pubblicano In Utero, album più grezzo nelle rifiniture ma più ampio nelle proposte, tanto da saltare dal quasi pop di Heart-Shaped Box al soffice accompagnamento di Dumb e All Apologies, due prove musicali che i fans della prima ora stentarono a metabolizzare.
Tutti aspettavano chitarre selvagge e ugole tuonanti.
Invece Cobain si siede, imbraccia la chitarra acustica, trasforma il gruppo in una formazione a quattro e inserisce un quinto elemento al violoncello, Kera Schaley.
Due anni per cambiare pelle.

L'essenza di un vero artista sta nella capacità di reinventarsi continuamente.
Per me Cobain è stato un punto di riferimento, anche dopo la morte, e in una sorta di tacito patto tra vecchi compagni di scuola, ho promesso che non mi sarei mai perdonato se avessi insistito per più di due anni sullo stesso tema.
               
I veri uomini cambiano perché non hanno paura di cambiare.Per due anni ho approfondito un tema e ho pubblicato due libri (Custodi dell'Immortalità e Il Segreto delle Ere); poi ho scelto di cimentarmi con altro per i successivi due anni (Dominion e Bloodlines). Ma poi si cambia.
Solo gli stupidi restano nella palude confortevole di ciò che li ha resi popolari.
Ci sono imbecilli che continuano a perseguitarmi perché - su questo non ho dubbi - con me il ritornello "Biglino e i suoi apostoli hanno ragione e basta" è definitivamente tramontato: i fatti mi danno ragione, è sufficiente guardare all'estero per capire quanto siamo indietro a causa di questa stanca tiritera. Dal punto di vista editoriale ridono di noi nel mondo perché NOI ci rendiamo ridicoli. E fanno bene.

Ammiro - ma che bugiardo che sono! - chi sa tirare avanti sfornando 3 libri all'anno con lo stesso ritornello per una decade ... ma io non ci riesco. Mi annoio e lo trovo irrispettoso: in quante rielaborazioni postume dovrei dire quello che ho già esaurito in due libri?
Sintesi, stile, qualità, passione, rispetto, dirlo chiaro e una volta per tutte.
QUESTA E' ARTE. L'arte non si replica, non imita se stessa.
Purtroppo negli ultimi 3 anni ho attirato legioni bavose di fanatici, una massa sconcertante di mistici che canalizzano anche chi è ancora vivo, finti arcangeli, starseed di milionesima dimensione, reincarnazioni dark di Maria Maddalena e pupazzi con il lato A dal titolo "Noi siamo Uno e Dio è in Noi" e il Lato B dal titolo "Quindi ci stai stanotte?"; religiosi da una parte che si incazzano perché non ho capito Dio, e atei balordi dall'altra che s'incazzano perché non mi genufletto al motto Odia et Impera. Una tristezza infinita. Sono disgustato e nauseato.
Io sono forse qualche passo avanti, il mondo è dieci passi avanti ma questi resteranno sempre li, a frignare perché Dio è cattivo e al catechismo allora devono aver mentito ... Una distesa pazzesca di ignoranza nazionale shekerata con odio santo. Lo vedo con chiarezza che la maggior parte di quelli che mi seguono si aspetta sempre le stesse cose, sempre uguali, sempre immobili nel loro "E la Bibbia? e i massacri? e le astronavi?" E che palle! Ma li stampano nella stessa fornace questi qui? Questa piattezza non fa per me. Proverei pena per me stesso se pubblicassi un seguito del seguito, un me stesso 2.0. Che razza di uomo sarei? Io guardo alla mia biografia come potrebbe essere tra 50 anni, e in nessuno modo si dirà "Poi scrisse dieci libri sullo stesso tema". Tremo al pensiero! Solo chi è a corto di idee copia se stesso - o chi ha capito che è il modo più semplice per fotterci... Chi vuole un post al giorno su quanto sia bella la Bibbia o su quanto faccia pena, su chi traduce meglio o peggio deve: 1) rivedersi i miei video vecchi 3 anni, perché non ce ne saranno di nuovi; 2) andare sulle pagine di chi si fa ricco grazie a questo. Ad ogni fase ho raggiunto un traguardo e ne sono fiero: i primi due mi hanno portato a frequentare i migliori ricercatori del mondo - da Bauval a Schoch, a Collins ecc. Con gli altri due ho ridato vita alle speranze di tanti.

"Il tuo destino ti troverà" segna uno spartiacque e semmai il commercio misura il valore artistico di un prodotto letterario, beh in pochi mesi è diventato il mio libro più venduto.

Sono atteso da nuove sfide, tutte bellissime, c'è una vita intera da esplorare e mi auguro di mantenere il passo conquistato: impopolare, fastidioso, idealista, sognatore.
Si parla solo se hai qualcosa di nuovo da dire.
Sono un artista, non uno che smercia inchiostro: c'è bisogno di aggiungere altro?

venerdì 15 novembre 2019

La Tua Vita Potrebbe Diventare il Manuale di Sopravvivenza di Qualcun Altro

IL TUO DESTINO TI TROVERA' PER QUANTO LONTANO TU POSSA ANDARE

"Non importa che siano personaggi reali o un prodotto della fantasia, contemporanei o vissuti centinaia, migliaia di anni fa: il loro obiettivo è mantenere viva la fede nel finale felice.
Se loro credono, anche noi crediamo; se compiono grandi imprese, ci convinciamo che anche noi siamo in grado di compierne.


Un eroe cambia la nostra vita pur non avendo programmato
di farlo; il suo compito è indicarci la strada che riconduce a noi
stessi, aiutarci a scoprire il sogno che ci è stato affidato, ravvivare la scintilla dell’amore per la vita.
La missione dell’eroe è sovvertire la legge del “così dev’essere” per imporre l’eccezione del “sembrava tutto perduto, eppure…”.

Le imprese degli eroi sono fiabe che diventano reali; quando entrano in azione, tutto diventa possibile; con loro al nostro fianco, ogni speranza riprende vita.
Tutti gli eroi di cui ho memoria hanno affrontato il proprio Drago e mi hanno insegnato come battermi; per ognuno di noi.
Il destino ha stabilito l’incontro con qualcuno che ci mostra come affrontare il nemico giurato.

L’incontro con i nostri eroi è il preludio alla sfida decisiva con il Drago."

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domenica 3 novembre 2019

DO NOT FEAR THE MONSTER

1931, il film è Frankenstein, l'attore protagonista è il gigante Boris Karloff. Tutti temono la creatura mostruosa creata dal dott. Frankenstein; vogliono imprigionarla o ucciderla. Non sanno come relazionarsi ad essa.
Eppure l'ha creata l'uomo stesso. Ma c'è una bambina che non fugge, si chiama MARIA e lei non teme il mostro. Nessuna paura di ciò che l'uomo crea.
Vi ricorda qualcosa? Ci vediamo al Bivio, Ragazzi <3 Piero Ragone