PIERO RAGONE è filosofo, ricercatore, scrittore, studioso di religioni e di esoterismo. Il suo campo d’indagine è tutto ciò che la scienza non è in grado di spiegare. Laureato in Filosofia nel 2001, consegue due master e nel 2017 riceve la laurea honoris causa in Scienze Esoteriche. Autore di numerosi testi di successo, è ospite di convegni nazionali ed internazionali e il suo nome è accostato ai maggiori interpreti della ricerca italiana e mondiale.

giovedì 5 dicembre 2019

Siamo come Dio era, saremo come Dio è


Sebbene la Patrologia contempli un luogo metafisico (che il filosofo orientalista Henry Corbin chiama Mundus Immaginalis) in cui realtà umana e divina si incontrano e “Dio si fa Uomo affinché l’Uomo si faccia Dio”, la dogmatica cristiana nega sia l’essere Uomo di Dio sia l’essere Dio dell’Uomo.
Secondo la visione cattolica, il Cristo è uno; il pensiero buddista, che fornisce una lettura spirituale e non scientifica dell’evoluzione, ritiene che ogni uomo possa diventare un Buddha.
La parola d’ordine della cristianità è salvezza; la parola chiave dell’Esoterismo è crescita. Per il Cristianesimo, l’essere nel mondo è caduta, condanna, peccato, una condizione che si riscatta con il pentimento e la redenzione; per il Mistico, lo scopo dell’esperienza terrena è riscoprire la propria essenza divina.
La Dottrina ecclesiastica incoraggia l’imitazione della sofferenza del Cristo; la Scienza Esoterica ne contempla la trasfigurazione, il Dio che si fa uomo per ritornare Dio. L’asceta cristiano cerca l’unione con Dio in un temporaneo, estatico rapimento; l’esoterista è consapevole che il dio interiore è sempre accessibile.
L’obiettivo della Religione è ricongiungersi con una divinità trascendente; il fine dell’Opera è ridestare la divinità immanente.
L’aspirazione del credente è accogliere Dio; l’Uomo che Cerca risveglia il Dio che custodisce nel Tempio dell’Anima. Il religioso prega un’entità esterna; l’iniziato ascolta la divinità interiore.
La trasmutazione avvicina l’Uomo a Dio; l’adorazione accentua la distanza.
La deificazione ridesta la propria Luce; l’adorazione è godimento della Luce altrui.
Trasmutare è divenire parte del chiarore divino; venerare è adagiarsi all’ombra di un dio.


È volontà della Fonte divina che tutte le creature dell’Universo siano coscienti della propria deità e lo scopo dell’evoluzione è sviluppare questa consapevolezza. Tuttavia, alcune creature anelano alla Luce, altre prediligono l’Ombra: mentre gli esseri evoluti lavorano affinché le creature senzienti ritrovino la Luce, le entità involute si prodigano per mantenere la vita in uno stato di perenne incompletezza. Chi vive nella Luce è uno strumento di propagazione della Luce; chi vive di Oscurità diffonde Oscurità.


tratto da Bloodlines, di Piero Ragone, Verdechiaro Edizioni.