Frank Castle è il protagonista dal cuore nero come la pece di uno dei più potenti terremoti visivi del fumetto americano, The Punisher.
Dall'idea originale si sono sviluppati decine di sentieri narrativi non sempre all'altezza, ma l'idea base è sempre la stessa, legittimazione, identificazione e definizione dei sentieri vendetta/punizione.
Poco prima della fine del film omonimo del 2004 tratto dalle pagine del marchio Marvel, il protagonista dice:
"In alcune situazioni estreme, la legge è inadeguata. Per porre rimedio alla sua inadeguatezza, è necessario agire al di fuori della legge. Per ottenere la giustizia naturale. Questa non è una vendetta. La vendetta non è un motivo valido, è una risposta emotiva. No, non vendetta... Punizione."
In Sorvegliare e Punire, Michel Focault scrive che un sistema penitenziario funzionante ha lo scopo di punire per redimere. Non si punisce solo per il gusto di farla pagare. Si punisce per consentire al condannato di capire l'errore e tornare ad una vita pulita. Almeno in teoria ...
Ma perché il nostro Castle parla di una "punizione" che va oltre la vendetta, una punizione che si affianca alla giustizia?
Perché la vendetta non recupera il condannato. E' una scelta irreversibile, lo fai secco e la partita si chiude lì. Punire invece ripristina l'equilibrio. Un individuo perso può essere recuperato.
A quanto pare, non ci si redime senza punizione. La rinascita passa attraverso le forche caudine della punizione.
Sarà vero? Vediamo.
Punire contiene la radice Pu- che significa "purificare", da cui il termine "poeni", lo stesso da cui hanno origine il verbo "punire" e ... incredibile a dirsi ... il nome "fenice".
La fenice è un animale mitologico che rinasce dalla proprie ceneri. Muore per rigenerarsi.
La fenice è un animale mitologico che rinasce dalla proprie ceneri. Muore per rigenerarsi.
Lo stesso Castle diceva di sè: "Frank Castle è morto" e sentenziava Si vis pacem para bellum, "Se vuoi la pace prepara la battaglia".
Ogni forma di redenzione richiede un prezzo da pagare.
Ogni forma di pace interiore passa attraverso una battaglia interiore.
Le rinascite più "vere" passano attraverso una morte spirituale drammatica.
I trionfi più sentiti sono il frutto delle sconfitte più cocenti.
Ma chi è disposto ad affondare per poi risalire?
Ci vediamo al Bivio, Ragazzi.