10 - 12 novembre. Era da molto tempo che evitavo l'Oltre; troppo doloroso per me riavvicinarmi ad una dimensione che ha abbracciato così presto alcune Anime a me care - ma quando ami, ogni momento sembra sbagliato per dirsi Addio.
Questo era il mio primo invito ad un convegno di medianità, come relatore e come ospite. L'ho approcciato con una grande carica emotiva perché sapevo che era giunto il momento di confrontarmi con tutte le cose che "Ho Messo Via", come dice Liga. Sapevo che avrei conosciuto Anime che mi avrebbero dato tanto, come Barbara e Antonio, e che avrei riavvicinato altre Anime che non camminano più con Noi ma sono sempre tra Noi. La bellezza del contesto mi ha rapito al punto da suggerirmi di restare una notte in più per non perdermi nulla di quel dono.
A volte, le vibrazioni positive raggiungono vette così elevate da coinvolgere parti di te che non sapevi esistessero. Il cuore pulsa a mille, la magia entra nell'Anima con il respiro. Quando le emozioni provate all'unisono da un collettivo diventano così sottili e potenti, fai fatica a contenerti e hai reazioni forti: ti commuovi, senti una gioia di una sovrannaturale provenienza; sei felice e non sai se puoi dire di esser mai stato così felice.
Quell'incantesimo che, come dice Barbara, ti fa percepire come l'Uno-Diviso sia solo in apparenza diviso, permea e abbraccia chi è disposto a lasciarsi avviluppare, e trasforma una scintilla in un faro, la simpatia in amore, la dolcezza in empatia. Al contrario, a volte quella stessa Luce che riscalda e rasserena, può acuire l'aridità di chi si è reso immune ad essa. Così un campo sterile diventa un deserto arido, e un sopito livore diventa esplicita avversione. Non tutti reagiscono allo stesso modo quando ascoltano Parole di Luce.
Ci siamo scambiati doni, sorrisi, angioletti di cera, gusci di conchiglie, libri, stelline raccolte in Cielo; gesti d'amore e incoraggiamenti che risuonavano come formule magiche; ci siamo sentiti parte di una forza benevola per la quale avremmo voluto - immagino di interpretare il desiderio di molti - non andare più via da lì e restare per sempre assieme.
Non ho ancora metabolizzato del tutto.
Ma ho compreso questo: chi confina la propria vita in un antro oscuro e riempie il suo cuore di un vuoto deserto, non è necessariamente un operatore oscuro consapevole. E' soltanto uno che non ha capito. E che non vorrà capire.
Chi spreca il potere della parola per danneggiare, crea soltanto voragini in se stesso, e tanta compassione in chi le riceve, ascolta. O legge.
In questi giorni ho provato gioie di raro candore. Ma anche tanta, infinita pena per chi ha scelto di restare uno Smarrito.
Il dono più bello che ho ricevuto: tre paroline che ho scolpito sul mio cuore:
Sei.
Molto.
Amato.
Ci vediamo al Bivio, Ragazzi,
e so che, con molti dei presenti al Convegno Parole di Luce, ci ritroveremo di sicuro Oltre.
VVB