La Chiesa crede nel dogma dell’incolmabile distanza tra Dio e noi: la differenza in termini di potenza, grandezza ed evoluzione impedisce all’uomo di essere divino; possiamo vivere, percepire il divino, ma un dio è un dio, un uomo resta un uomo.
Anche la ricerca contemporanea ha i suoi dogmi; tra questi, l’idea che la differenza tra Noi e Loro (guai se li chiami dio o dèi) sia di natura tecnologica; questi alieni predatori, cattivi e spietati (l’ultimo commento ricevuto apostrofava Jahweh come un “bandito del deserto”) possiedono maggiori conoscenze tecnologiche, qualche potere psichico ipersviluppato, forse una vita più longeva e nient’altro: soltanto esseri con astronavi e armi laser in più.
Due dogmi, due menzogne ben congegnate, diffuse con prepotenza e, purtroppo, assunte come verità dai fans club dei due schieramenti. È il solito gioco: trionfa la diceria che ha maggiore presa in un dato momento storico.
Ogni essere dell’Universo possiede in sé la scintilla divina di cui è permeata ogni forma di vita e la nostra missione terrena è risvegliare e ravvivare quella scintilla affinché il divino che è in noi risplenda.
“Come l’uomo è adesso, Dio era una volta; come Dio è adesso, l’uomo può essere”. La differenza tra Noi e Loro non è qualitativa o fisica ma EVOLUTIVA - siamo stati creati a LORO immagine e somiglianza, i Nostri Creatori sono ESSERI VIVENTI che abitano altri luoghi dell’Universo, la cui esistenza ha avuto inizio milioni di anni prima della nostra e soltanto un corretto percorso di crescita ha consentito loro di raggiungere l’elevato livello cognitivo e spirituale di cui godono. Più evolutivi, spirituali e consapevoli dell’umano ma pur sempre figli della stessa scintilla che vive in noi.
La differenza evolutiva è indubbia, ma la possibilità (per me la certezza) che l’Umanità sia destinata a conseguire lo stesso grado di perfezione è inscritta nel progetto della Creazione SE e solo SE seguiremo la strada giusta.
Che non è e non può essere quella del “W gli Anunnaki /\/\ Jahweh”.
Questo risveglio è in atto; sempre più esseri umani comprendono che soltanto un giusto percorso evolutivo può avvicinarci al divino.
E su cosa si fonda la propaganda che ogni giorno si prodiga per impedire che l’Umanità si risvegli? Sulla derisione del divino, sulla demolizione di ciò che è sacro, sul lavaggio del cervello per convincere milioni di vittime che Dio non c’è e, semmai ci fosse, sarebbe un “individuo sociopatico”. Questo è il lavoro degli Intrusi di Aldebaran.
Più saremo forti nel comprendere che Loro e Noi, Sirio e la Terra siamo Padri e Figli, Fratelli e Sorelle, più la parte avversa alzerà la voce per farci sentire ridicoli.
Io non ho nessuna intenzione di cedere. E voi?