PIERO RAGONE è filosofo, ricercatore, scrittore, studioso di religioni e di esoterismo. Il suo campo d’indagine è tutto ciò che la scienza non è in grado di spiegare. Laureato in Filosofia nel 2001, consegue due master e nel 2017 riceve la laurea honoris causa in Scienze Esoteriche. Autore di numerosi testi di successo, è ospite di convegni nazionali ed internazionali e il suo nome è accostato ai maggiori interpreti della ricerca italiana e mondiale.

lunedì 10 febbraio 2020

UNA FAVOLA INIZIATICA

L’Arciere - L’Ordine dell’Arco
Di Germano Di Mattia

UNA FAVOLA INIZIATICA
di Piero Ragone

Se fosse un film, sarebbe un kolossal dalle ingenti potenzialità; se fosse un libro, sarebbe L’Arciere, primo volume della saga de L’Ordine dell’Arco, la nuova appassionante opera di Germano Di Mattia, attore, regista e cantante e ora anche scrittore italiano di grande talento e carisma.
Un uomo e un’anima, prima che un artista, a cui l’attuale maturazione ha consentito di concepire una storia multidimensionale che abbraccia ricerca e introspezione, avventura e poesia.
Un’opera bellissima, scritta in un lasso di tempo che racchiude almeno un decennio, L’Arciere è un racconto sostenuto da una spina dorsale di rara intensità emotiva, che non ti abbandona nemmeno dopo l’ultima pagina.

Amante dei dettagli, con un preciso gusto per i paesaggi e i cambi di registro, L’Arciere è costruito sapientemente sul tema della ricerca, che in quest’opera si sviluppa seguendo due direttive: il viaggio fisico e la profondità dell’anima. Perché un percorso non è soltanto l’esplorazione di un territorio ma un continuo adattarsi, reagire, scontrarsi con la realtà circostante.

Il protagonista è Josè (Giuseppe), un riflesso cristallino dell’autore, evidentemente coinvolto fino al midollo nella vicenda che narra. E si sente: c’è tutto Germano Di Mattia  ne L’Arciere, un cammino iniziatico avvincente che, come una spirale, si avvolge su se stesso per condurre il protagonista alla scoperta di terre sconosciute, tra nuovi amici pronti ad aiutarlo e nemici sempre in agguato. Ma non si tratta solo dell’avventuroso viaggio lungo le tappe della Linea dell’Arcangelo, che il protagonista decide di affrontare per raggiungere una meta finale dal grande valore allegorico; il cammino di Josè è un vortice concentrico che costringe il protagonista – e realmente, lo costringe – ad immergersi nelle profondità della sua anima, alla ricerca di un tesoro di gran lunga più prezioso.

Giustamente definito una “favola iniziatica”, il percorso di Josè è amaro e dolce, sofferto, complesso, pieno di insidie e allo stesso tempo vergato in un codice linguistico diretto e forte, come è il carattere del suo autore, la cui avventura personale meriterebbe un approfondimento a parte.


Brillante, arioso come un’opera teatrale epica e immortale, L’Arciere è un’appassionate marcia di liberazione dalle maschere dell’ottusa accettazione della vita per trasformarla in arte viva, un cammino che si tinge dei colori e si inebria dei suoni propri delle numerose terre che il protagonista attraversa.

Letto e riletto per lavoro e per piacere personale, L’Arciere merita attenzione perché il Josè che è in ognuno di noi è smanioso, ne sono certo, di vivere quest’avventura con il protagonista.

Eppure, e qui mi rivolgo direttamente all’autore, l’opera appare incompleta: primo, perché attendiamo il seguito; secondo, perché vogliamo il film J

Grazie Germano J  
tuo amico ed estimatore
Piero Ragone