PIERO RAGONE è filosofo, ricercatore, scrittore, studioso di religioni e di esoterismo. Il suo campo d’indagine è tutto ciò che la scienza non è in grado di spiegare. Laureato in Filosofia nel 2001, consegue due master e nel 2017 riceve la laurea honoris causa in Scienze Esoteriche. Autore di numerosi testi di successo, è ospite di convegni nazionali ed internazionali e il suo nome è accostato ai maggiori interpreti della ricerca italiana e mondiale.

giovedì 17 dicembre 2015

Piero Ragone 
Custodi dell’Immortalità

L’Impronta eterna dei nostri Creatori 
nei codici segreti dei suoi antichi Guardiani

Con prefazione di Robert Bauval 
Postfazione di Maurizio Pincherle 

Non tutti gli studiosi credono che le Piramidi di Giza siano edifici funebri; secondo Robert Bauval, sono parte di un progetto unitario che riproduce sulla Terra la Cintura di Orione; secondo l’italiano Mario Pincherle, Cheope cela al suo interno lo Zed, un pilastro di granito alto 60 metri. Tali ipotesi, mai prese in considerazione dagli Egittologi, troveranno in questo libro una conferma straordinaria.
Perché le tre piramidi riprodurrebbero la Cintura di Orione? Perché i tre sarcofagi sono collocati a differenti altezze? E la costellazione di Orione riproduce davvero una figura maschile?
Sono solo alcune delle domande a cui risponde Custodi dell’Immortalità, un appassionante viaggio tra i misteri dell’Antichità che, unendo archeologia, astronomia, filologia, mitologia e simbolismo esoterico, rivela l’autentico scopo delle tre piramidi di Giza: garantire l’immortalità all’anima del sovrano.
Il sospetto che la Piana di Giza celasse dell’altro è vivo ormai da decenni; mancava la prova definitiva che spiegasse cosa avveniva realmente nei suoi ambienti segreti.

Nel 1603, il tedesco Johann Bayer, uno dei padri della scienza astronomica moderna, inventò il codice di catalogazione delle stelle, noto come Nomenclatura di Bayer, che è tutt’oggi utilizzato dall’Astronomia Mondiale. Eppure, nel comporre l’Uranometria, il suo Atlante stellare, commise errori di classificazione troppo evidenti per essere considerati casuali: nel designare le tre stelle della Cintura di Orione, scelse erroneamente le tre lettere greche Z.E.D. Zed, il nome della gigantesca torre di granito che, secondo Pincherle, è custodita nella Piramide di Cheope, una traccia impercettibile ma inconfutabile che conferma il nesso esoterico e spirituale le tre piramidi egizie e la celebre Cintura. Dunque, Bayer sapeva.
Giza-Orione è il primo punto di ancoraggio visibile di uno straordinario, occulto disegno con il quale si intendeva riproporre il Cielo sulla Terra; ma qual era lo scopo del maestoso progetto? L’esatta etimologia di Piramide e di Medjedu, nome egizio di Cheope, rivela che il significato di entrambi è “dimora del membro maschile”; lo Zed è quindi l’organo riproduttivo di un’entità maschile (Osiride) e il suo scopo era condurre l’anima del faraone nel grembo della costellazione di Orione, le splendide nebulose che dominano la regione sottostante la Cintura; come potrebbe una costellazione sinora identificata con un personaggio di sesso maschile possedere un grembo atto alla procreazione?
Scopriremo che le tre piramidi, lungi dall’essere semplici tombe, costituiscono tre livelli differenti di un percorso ascendente dalle Tenebre alla Luce e che consente il passaggio dalla morte alla rinascita e dalla Terra al Cielo, per ricondurre le anime nella loro dimora stellare, come si evince dall’osservazione dell’altezza crescente delle tre camere che contengono i sarcofagi, da Micerino a Cheope.
E non è tutto.
La complessa cerimonia che si svolgeva nelle sue Camere e negli intricati ambienti sotterranei che attraversano l’intera Piana era scandita da due importanti fenomeni astrali: la congiunzione Sirio –Saturno, che sanciva l’inizio del rito e richiedeva un sacrificio umano quello del faraone (antica reminiscenza della morte di Osiride per mano di suo fratello Seth); e la levata eliaca di Sirio, che concludeva il cerimoniale e che suggellava la rinascita in Cielo del re defunto nelle sembianze di una stella e l’incoronazione del nuovo Horus sulla Terra.
Qualcuno, nei secoli, è sempre stato a conoscenza di questo segreto e ne ha nascosto le prove nei luoghi più insospettabili: atlanti stellari, monumenti, dipinti.
Ora, per la per la prima volta, Custodi dell’Immortalità svela e commenta questi messaggi e ricostruisce dettagliatamente i passaggi della Cerimonia della Rinascita.
Conosceremo la vera identità della costellazione di Orione, fino ad oggi erroneamente identificata con un personaggio di sesso maschile; vi mostreremo il vero aspetto della Sfinge; indagheremo sul progetto della duplice Guardiana e riscopriremo i segreti di uomini che, per millenni, hanno coltivato un sogno senza tempo. Antichi codici, mappe stellari, misteriosi rituali magici, l’impronta eterna dei nostri Creatori e l’ombra tangibile della Massoneria Universale rivelano l’esistenza di una conoscenza nascosta che, dall’alba dei tempi, è stata tramandata attraverso le monumentali vestigia del passato e criptata nelle opere di grandi iniziati come Bayer, Newton, Poussin.

Dalla Torre del Tempo in Egitto
alle Porte del Cielo,
la riscoperta della Via degli Immortali
nelle opere e nei codici
dei suoi Custodi,
Guardiani di un Segreto senza età 

Custodi dell’Immortalità

Una straordinaria avventura nell’ignoto,
il primo, indispensabile tassello
per comprendere il percorso di ricerca
inaugurato dall’autore con

Il Segreto delle Ere.

venerdì 4 dicembre 2015

DOMENICA 13 DICEMBRE 2015 
ore 16.00 
presso la LIBRERIA GRUPPO ANIMA, MILANO 
NEXUS EVENTI 
presenta 
SEGRETI NEL CIELO 
ERESIE SULLA TERRA 
con 
PIERO RAGONE 

METTERO' PER SEMPRE A TACERE  
LA MENZOGNA 
ANUNNAKI/CREATORI - UOMINI/SCHIAVI 

NON SIAMO 
UN ESPERIMENTO GENETICO 
LA CREAZIONE è UN ATTO D'AMORE 
SABATO 12 DICEMBRE 2015 
ore 21.00 
L'ASSOCIAZIONE CULTURALE LIM  
via MONTE ROSA 1 - CAVALLIRIO (NOVARA)
presenta: 
"LE ORIGINI ALIENE DELLA MASSONERIA UNIVERSALE
di 
PIERO RAGONE
DOMENICA 6 DICEMBRE 2015 
ore 13.30 
MYSTES - Incontri Esoterici d'Autore 
presso la Sala Conferenze Lungaterno Sud, 76, PESCARA 
presenta: 
"LE ORIGINI ALIENE DELLA MASSONERIA
di 
PIERO RAGONE 

domenica 22 novembre 2015

Il Segreto delle Ere 
Custodi dell'Immortalità 

DOVE TUTTO HA AVUTO INIZIO


martedì 10 novembre 2015

Custodi dell’Immortalità

L’Impronta eterna dei nostri Creatori
nei codici segreti dei suoi antichi Guardiani

Piero Ragone, 
alla ricerca dell’anima perduta

D: Quali motivazioni ti hanno spinto a scrivere questo libro?
Piero Ragone: Sono sempre stato affascinato dalle teorie di Mario Pincherle e Robert Bauval sul vero motivo per cui furono costruite alcune meraviglie dell’Antichità, ma i miei studi erano accompagnati dalla sensazione che le intuizioni dei due ricercatori necessitassero del contributo di un nuovo punto di vista, di una rilettura in chiave più moderna; e dopo molti anni ho pensato, senza alcuna presunzione, di poter aggiungere nuovi tasselli per aiutare a conseguire una consapevolezza sempre maggiore.

D: In che modo lavorare a Custodi dell’Immortalità ha influenzato la tua vita?
Piero Ragone: Quando intraprendi un cammino di ricerca, cominci a dar forma a qualcosa e, all’improvviso, ti ritrovi ad essere plasmato da quello a cui dai vita.
Il lavoro di uno studioso non consiste solo nella condivisione di una scoperta o nel bearsi di un traguardo, la ricerca deve imporsi di contribuire al miglioramento dell’Umanità. Non amo le ideologie speculative e sono convinto che un ricercatore abbia un ruolo sociale attivo, soprattutto oggi, a patto che le sue idee siano costruttive e mai contrarie alla difesa della dignità dell’Uomo.

D: Come distinguere un bravo ricercatore da uno meno bravo?
Piero Ragone: Io vedo solo Ricercatori o Ciarlatani, senza mezze misure. La differenza è nello spirito con cui si intraprende un percorso di Ricerca; chiunque ha qualcosa da dire non commetterà mai l’errore di scambiare il vero fine per un mezzo qualunque. Chi fa ricerca per imbrattare fogli e profanare coscienze trova in me una leale ma indomita resistenza.

D: Come si diventa Piero Ragone ?
Piero Ragone: Con la determinazione, la caparbietà e la ferma, irriducibile volontà di farcela, contro ogni pronostico ed ogni critica distruttiva. Secondo le previsioni di alcuni docenti scolastici, ero uno dei tanti destinati alla categoria dei “talenti sprecati”. Supponendo che fosse questo il mio destino, sono fiero di averlo piegato al mio volere. Il mio cammino nella vita è una continua battaglia per la creazione di un me stesso migliore, sempre pronto ad ascoltare il mio prossimo piuttosto che a plagiarlo.


D: Nei tuoi scritti c’è sempre una cornice di spiritualità …
Piero Ragone: Io sono un uomo di fede, che vive di fede e che fa della fede il cuore pulsante del suo vivere quotidiano; il mio credere non ha molti punti di contatto con il sistema istituzionale e gerarchizzato della religione; io sogno un futuro in cui l’elemento burocratico e materialista scompaia dalla religiosità per far posto ad un nuovo modo di sentire e vivere il rapporto con i nostri buoni Creatori. Riconoscere l’esistenza di un Essere Superiore annichilisce la Superbia di chi è convinto di potere tutto e che tutto gli è dovuto.
Io ho fede in un Padre Celeste vivente, amorevole e sensibile, e nel disegno evolutivo che ha predisposto per l’Umanità, un progetto in cui ognuno di noi è chiamato a fare la sua parte con coraggio e determinazione. Siamo tutti parte dell’opera grandiosa che ha allestito per noi, dobbiamo solo prenderne coscienza. Ed è quello che in molti vorrebbero impedire.

D: Come s’intreccia la ricerca esoterica con il tuo personale cammino di fede?
Piero Ragone: Se comprendiamo che le opere realizzate dai popoli del passato avevano lo scopo di innalzare evolutivamente l’Uomo e di mantenere vivo il legame tra noi e i nostri Benefattori Celesti, matureremo la convinzione che la presenza “divina” non ha mai smesso di sostenere e guidare l’Umanità verso una piena consapevolezza del suo Essere.
Non ho dubbi che ogni meraviglia del passato sia rivelatrice di come i nostri antenati siano stati aiutati da qualcuno che non è di questo mondo ma che ha a cuore la sua sorte. E noi dobbiamo imparare a distinguere Buoni e Cattivi non solo sulla Terra ma anche lassù: veri dèi e falsi dèi, Creatori e Ciarlatani Celesti. Chi pensa che nell’Universo ci sia solo Bene o solo Male vive in una sotto dimensione della realtà.

D: Ritieni quindi che ci sia la mano di esseri provenienti da altri mondi dietro le meraviglie inspiegabili che ammiriamo in tutto il pianeta?
Piero Ragone: ritengo che ci sia la mente evoluta e il cuore amorevole di chi, essendo evolutivamente superiore, continua a prendersi cura di noi, sebbene continuiamo sprezzanti ad ignorarlo o, peggio, a disprezzarlo, considerandolo (ebbene si, ho sentito anche questo) il “vero” nemico dell’Umanità.

D: Dopo Custodi dell’Immortalità, cosa c’è nel tuo futuro prossimo?
Piero Ragone: Una battaglia lunga una vita, per liberare me stesso e tutti gli uomini animati da buona volontà dal gioco infido di chi vuole sottrarci ogni speranza di poter cambiare in meglio. E non mi arrenderò finché tutti i mercanti non saranno scacciati dal Tempio.




L’Impronta eterna dei nostri Creatori 
nei codici segreti dei suoi antichi Guardiani


Con prefazione di Robert Bauval
Postfazione di Maurizio Pincherle

Non tutti gli studiosi credono che le Piramidi di Giza siano edifici funebri; secondo Robert Bauval, sono parte di un progetto unitario che riproduce sulla Terra la Cintura di Orione; secondo l’italiano Mario Pincherle, Cheope cela al suo interno lo Zed, un pilastro di granito alto 60 metri. Tali ipotesi, mai prese in considerazione dagli Egittologi, troveranno in questo libro una conferma straordinaria.
Perché le tre piramidi riprodurrebbero la Cintura di Orione? Perché i tre sarcofagi sono collocati a differenti altezze? E la costellazione di Orione riproduce davvero una figura maschile?
Sono solo alcune delle domande a cui risponde Custodi dell’Immortalità, un appassionante viaggio tra i misteri dell’Antichità che, unendo archeologia, astronomia, filologia, mitologia e simbolismo esoterico, rivela l’autentico scopo delle tre piramidi di Giza: garantire l’immortalità all’anima del sovrano.
Il sospetto che la Piana di Giza celasse dell’altro è vivo ormai da decenni; mancava la prova definitiva che spiegasse cosa avveniva realmente nei suoi ambienti segreti.

Nel 1603, il tedesco Johann Bayer, uno dei padri della scienza astronomica moderna, inventò il codice di catalogazione delle stelle, noto come Nomenclatura di Bayer, che è tutt’oggi utilizzato dall’Astronomia Mondiale. Eppure, nel comporre l’Uranometria, il suo Atlante stellare, commise errori di classificazione troppo evidenti per essere considerati casuali: nel designare le tre stelle della Cintura di Orione, scelse erroneamente le tre lettere greche Z.E.D. Zed, il nome della gigantesca torre di granito che, secondo Pincherle, è custodita nella Piramide di Cheope, una traccia impercettibile ma inconfutabile che conferma il nesso esoterico e spirituale le tre piramidi egizie e la celebre Cintura. Dunque, Bayer sapeva.
Giza-Orione è il primo punto di ancoraggio visibile di uno straordinario, occulto disegno con il quale si intendeva riproporre il Cielo sulla Terra; ma qual era lo scopo del maestoso progetto? L’esatta etimologia di Piramide e di Medjedu, nome egizio di Cheope, rivela che il significato di entrambi è “dimora del membro maschile”; lo Zed è quindi l’organo riproduttivo di un’entità maschile (Osiride) e il suo scopo era condurre l’anima del faraone nel grembo della costellazione di Orione, le splendide nebulose che dominano la regione sottostante la Cintura; come potrebbe una costellazione sinora identificata con un personaggio di sesso maschile possedere un grembo atto alla procreazione?
Scopriremo che le tre piramidi, lungi dall’essere semplici tombe, costituiscono tre livelli differenti di un percorso ascendente dalle Tenebre alla Luce e che consente il passaggio dalla morte alla rinascita e dalla Terra al Cielo, per ricondurre le anime nella loro dimora stellare, come si evince dall’osservazione dell’altezza crescente delle tre camere che contengono i sarcofagi, da Micerino a Cheope.

E non è tutto.
La complessa cerimonia che si svolgeva nelle sue Camere e negli intricati ambienti sotterranei che attraversano l’intera Piana era scandita da due importanti fenomeni astrali: la congiunzione Sirio –Saturno, che sanciva l’inizio del rito e richiedeva un sacrificio umano quello del faraone (antica reminiscenza della morte di Osiride per mano di suo fratello Seth); e la levata eliaca di Sirio, che concludeva il cerimoniale e che suggellava la rinascita in Cielo del re defunto nelle sembianze di una stella e l’incoronazione del nuovo Horus sulla Terra.
Qualcuno, nei secoli, è sempre stato a conoscenza di questo segreto e ne ha nascosto le prove nei luoghi più insospettabili: atlanti stellari, monumenti, dipinti.
Ora, per la per la prima volta, Custodi dell’Immortalità svela e commenta questi messaggi e ricostruisce dettagliatamente i passaggi della Cerimonia della Rinascita.
Conosceremo la vera identità della costellazione di Orione, fino ad oggi erroneamente identificata con un personaggio di sesso maschile; vi mostreremo il vero aspetto della Sfinge; indagheremo sul progetto della duplice Guardiana e riscopriremo i segreti di uomini che, per millenni, hanno coltivato un sogno senza tempo. Antichi codici, mappe stellari, misteriosi rituali magici, l’impronta eterna dei nostri Creatori e l’ombra tangibile della Massoneria Universale rivelano l’esistenza di una conoscenza nascosta che, dall’alba dei tempi, è stata tramandata attraverso le monumentali vestigia del passato e criptata nelle opere di grandi iniziati come Bayer, Newton, Poussin.

Dalla Torre del Tempo in Egitto
alle Porte del Cielo,
la riscoperta della Via degli Immortali
nelle opere e nei codici
dei suoi Custodi,
Guardiani di un segreto senza età

Custodi dell’Immortalità

Una straordinaria avventura nell’ignoto,
il primo, indispensabile tassello
per comprendere il percorso di ricerca
inaugurato dall’autore con

Il Segreto delle Ere.

martedì 3 novembre 2015

E' giusto che io avverta i gentili utenti che micontattano dopo aver letto i miei libri o semplicemente per voglia di condividere:

SE leggo invettive antireligiose, antisemite, discriminanti nei.confronti di qualsiasi scelta di vita e di fede, cariche di odio e senza un minimo di critica costruttiva, in automatico segnalo e blocco.Chi fa dell'odio il suo credo deve stare alla larga da me e dal mio lavoro.

NON C'E' POSTO PER CHI ODIA TRA I MIEI AMICI E/O LETTORI.

     



lunedì 19 ottobre 2015


ORMAI CI SIAMO !!!!!



Dal 22 Ottobre 
online e nelle migliori librerie

FACCIAMO VEDERE AL MONDO 
DI COSA SIAMO ANCORA CAPACI

Chi combatte può perdere


Chi non combatte ha già perso

giovedì 8 ottobre 2015


Non importa quante volte sono caduto; 
ciò che conta 
è che non sono mai rimasto a terra 
un secondo di più.

CUSTODI DELL'IMMORTALITA'

Finalmente disponibile su prenotazione 

nelle migliori Librerie.

venerdì 2 ottobre 2015

L'Impronta Eterna Dei Nostri Creatori 
Nei Codici Segreti Dei Suoi Antichi Creatori

domenica 29 marzo 2015

giovedì 12 marzo 2015

Non Dobbiamo Vedere per Poter Credere 
Ma Credere per Riuscire a Vedere

giovedì 19 febbraio 2015

IL SEGRETO DELLE ERE 
di
PIERO RAGONE 
Sala Arcobaleno - Romagnano Sesia, Novara
domenica 8 marzo 
h. 14.30

lunedì 2 febbraio 2015


Intervista a PIERO RAGONE
Autore de IL SEGRETO DELLE ERE,
MACRO Edizioni
di Laura Celina Miranda,
producer presso L'Orecchio di Dioniso
1) Cosa ti ha avvicinato alla scrittura e cosa ti ha portato a scrivere?

Penso che, sin dal principio, sia stata la scrittura a cercare me, non il contrario. Sono nato con libri e quaderni tra le mani, è la mia essenza, è ciò che amo fare, e non importa se il mio lavoro abbia riconoscimenti ufficiali o meno. Come un albero che produce i suoi frutti, il mio è un bisogno innato: ricercare e condividere.

2) Ci sono stati degli scrittori di riferimento che in qualche modo hanno stimolato la tua creatività artistica?

Il mio primo amore letterario è stato Arthur Rimbaud, autore di Una Stagione all’Inferno; per quanto riguarda il mio lavoro di ricerca, è nato inizialmente con l’idea di approfondire e trovare ulteriori conferme ad alcune teorie di Robert Bauval e dell’italiano Mario Pincherle, ma poi si è sviluppato su solchi del tutto personali e indipendenti, come dimostrano le conclusioni che traggo in conclusione de Il Segreto delle Ere. Sono consapevole di aver inaugurato un nuovo percorso di ricerca, e spero che qualcuno in futuro ne raccolga l’eredità e prosegua su questa strada.
I miei maestri di vita non appartengono al mondo della ricerca o della letteratura. Il più grande è stato, è e sarà sempre Muhammad Alì.

3) Una tua riflessione tra tradizioni del passato e modernità nella letteratura?

La poesia è espressione di un mondo che non c’è più, di una realtà che sembra diventata impermeabile alla poesia, troppo pura e sublime per un mondo impregnato di materialismo; la figura stessa del poeta è ormai quasi scomparsa dall’immaginario popolare, non è un punto di riferimento, non è una guida come poteva esserlo qualche secolo fa; l’ideale del poeta sopravvive solo nei libri di testo scolastici.
Il vate della nostra epoca è il ricercatore. Il ricercatore è oggi ciò che nell’Ottocento  era il poeta romantico: un ladro di fuoco, esploratore temerario di realtà sconosciute, conoscitore di mondi invisibili.

4) Fin ora cosa hai pubblicato di tuo e in altri progetti?

Collaboro occasionalmente con la rivista Fenix di Adriano Forgione e pubblico articoli su vari blog. Ma la mia attività principale sono lo studio, la ricerca, il lavoro sui miei libri. Più dell’articolo di giornale, il libro è la dimensione nella quale riesco a muovermi con maggiore disinvoltura; il mio stile si nutre di infiniti crossover interdisciplinari e, per mia incapacità, mi riesce sempre difficile costringere una tale struttura in uno spazio delimitato. Ma faccio del mio meglio, l’articolo di giornale è più immediato e diretto ed è una forma di condivisione insostituibile.
Non amo molto guardare ciò che ho fatto sinora, mi piace concentrarmi su ciò che farò da questo momento in poi, giorno dopo giorno. Cosa posso dire sui miei progetti futuri? Che la parte migliore sta per arrivare …

5) "Il Segreto delle Ere" è un omaggio verso che cosa? Come è nato questo progetto e perché?

Il Segreto delle Ere è nato come ideale prosecuzione dei miei studi sull’Antico Egitto ma, con il procedere della ricerca, è emersa una nuova visione della Storia Umana e del ruolo che hanno avuto (e continuano ad avere) “coloro che vengono da lassù”. Il Segreto delle Ere dimostra che chi ci ha dato la vita segue e accompagna il percorso evolutivo della razza umana seguendo un progetto che prevede l’avvento periodico di un Messia (o Avatar, o Messaggero, ognuno lo chiama come ritiene opportuno) in ogni Era, seguendo uno schema semplice e preciso basato sulla corrispondenza delle costellazioni zodiacali con specifiche regioni della Terra affinché si possano cogliere i tempi e i segni della successiva Venuta. Ogni Era zodiacale ha beneficiato dell’Avvento si un Messia, ed avverrà anche nella prossima Era. Non è una questione di fede. Per me è una certezza storica.

6) Cos'è la scrittura per Piero Ragone?

La scrittura è il mezzo attraverso cui un individuo conferisce vita propria al suo pensiero. Paul Valéry diceva che i suoi versi hanno il significato che gli si da’, intendendo con ciò che, una volta rese pubbliche le nostre idee, ricerche o emozioni, il modo in cui vengono recepiti da chi ne usufruisce è sempre imprevedibile, può lasciare indifferenti o far nascere qualcosa di grandioso, dare un contributo a migliorare il mondo. La maggior parte dei lettori cerca risposte, spiegazioni, per questo è indispensabile un richiamo alla responsabilità: se per qualcuno lo scrivere è un mezzo per raggiungere notorietà e ricchezza, faccia pure; per me, scrivere è l’espressione massima del mio amore verso il prossimo. La ricerca è un mezzo per un fine più grande: restituire Dignità, Speranza e Consapevolezza all’Umanità.
  
7) Chi è Dio per te?


Dio è per me ciò che io sono per Lui. Che sia come viene descritto dalla Chiesa oppure un alieno in carne ed ossa di gran lunga più evoluto di noi, il mio punto di vista non cambia: sono un uomo di fede, e la natura di questa mia fede permea ogni pagina de Il Segreto delle Ere, e dei lavori che seguiranno.