Secondo Platone, l'esperienza dell'Amore fa
UNO di due, cioè riduce ad UNO ciò che
senza Amore era diviso.
La mia analisi è questa:
Non riesco ad immaginare una forma d'amore che annulla due singole volontà e le trasforma in una, altrimenti per Amore si intenderebbe l'annullamento dell'unicità del singolo, che invece deve restare intatta.
Credo che "uno da due" attenga al tema del
dubbio.
"Dubbio" ha la stessa radice semantica di "doppio", o "double" in inglese, da cui "doubt" e, appunto, "dubbio".
Il dubbio nasce dalla possibilità di scegliere. Se permetto all'Amore di essere insidiato dal dubbio, vuol dire che, alla strada univoca che seguivo, ho affiancato la possibilità che ci sia una duplicità, un doppio senso: seguirla OPPURE non seguirla e guardare altrove.
Platone dice bene: se c'è amore, DUE diventa UNO, cioè non ho DUBBI, non mi
concedo nessuna DUPLICE possibilità.
Se amo, non posso avere dubbi, e se prima
mi chiedevo: "Sarà la strada giusta oppure
no?", non mi concederò altre soluzioni. La strada dell'amore è una sola. Se contemplo DUE possibili strade, non è più Amore, E' qualunque altra cosa, ma non è Amore.
L'Amore annienta le possibilità alternative. Non c'è l'OPPURE nel mezzo.
Non mi chiedo se è lei/lui la persona giusta:
E' LEI/LUI, punto :)
Se mi amo, non mi chiedo se vado bene. SE mi amo davvero, non ho dubbi che sono esattamente ciò che devo essere, e non dubito di me. Non esiste un ME e un altro possibile modo di essere ME. Ricordate il dubbio amletico? "essere o non essere".
Il dubbio precede l'Amore, l'amore dissolve il dubbio.
La curiosità è nel simbolo grafico del 2:
cosa vi ricorda? Genesi ... libro primo ... Giardino nell'Eden ... E' lui che porta il dubbio ...
Bacilli a tutti <3
Piero Ragone